Organizzare un viaggio in Vietnam può sembrare complicato, ma con un po’ di pazienza, qualche dritta giusta e una buona dose di curiosità, si può costruire un itinerario che funziona davvero. Il nostro ci ha portati da sud a nord, attraversando città vibranti, paesaggi spettacolari e luoghi carichi di storia e spiritualità.
Abbiamo immaginato le tappe, prenotato da soli tutti gli hotel (che è parte della bellezza del viaggio, secondo me), scegliendoli con grande cura — anche grazie ai prezzi modici di quella parte di mondo — e ci siamo affidati all’agenzia Asiatica Travel (consigliata da un’amica che aveva già viaggiato con loro due volte e si era trovata benissimo) per gli spostamenti interni e le visite guidate.
Nelle città (Saigon, Hoi An e Hanoi) ci siamo mossi in autonomia, mentre per il resto del viaggio Asiatica ha organizzato per noi tutti i trasferimenti con autista e guida locale (una diversa per ogni zona: sud, centro e nord). Col senno di poi, rifaremmo esattamente la stessa scelta: avere una guida che ti accompagna nei luoghi più belli, pieni di storia e spiritualità, e così lontani dal nostro immaginario occidentale, fa davvero la differenza. Per me, è la vera chiave per capire, per assaporare, per entrare davvero nel viaggio.
Siamo partiti con Qatar Airways, con scalo a Doha all’andata e al ritorno: arrivo a Ho Chi Minh City (che da qui in poi chiamerò sempre Saigon, perché fa molto più figo e pure i suoi abitanti la chiamano così!) e ripartenza da Hanoi. Abbiamo preso anche due voli interni (da Saigon a Huế, e da Da Nang a Hanoi) con Vietnam Airlines per ottimizzare i tempi e risparmiare energie. I voli interni sono costati pochissimo, i voli intercontinentali… una fucilata, benché avessimo prenotato a settembre per aprile.
✈️ L’itinerario in breve
In due settimane siamo riusciti a vedere tutto con il giusto equilibrio tra scoperta e relax, senza mai sentirci di corsa. Per rendere il racconto più leggibile, ho deciso di dividerlo in due articoli:
- questo, dedicato al sud e al centro del Vietnam, tra il caos di Saigon, la quiete fluviale del Delta del Mekong, l’eleganza imperiale di Huế e la magia delle lanterne di Hoi An;
- e un secondo articolo, dove vi porterò nel nord del Paese, tra le colline di Pu Luong, i paesaggi incredibili di Ninh Binh, la crociera nella Baia di Lan Ha e la vivacità di Hanoi.
🗺️ Il nostro itinerario completo
Intanto, se non pensate di poter arrivare fino alla fine del post ma vi serve la “ciccia”, ecco il nostro itinerario completo:
✅ Saigon – 1 notte (ne erano previste due, ma la prima l’abbiamo passata altrove);
✅ Delta del Mekong – 1 notte (vale la pena se si ha almeno un giorno e mezzo abbondanti per esplorare la zona);
✅ Huế – 2 notti (imperdibile per chi ama la storia e la cultura);
✅ Hoi An – 4 notti (relax e atmosfera unica, turistica il giusto per essere il posto perfetto per rallentare il ritmo);
✅ Pu Luong – 1 notti (un paradiso di pace e natura incontaminata);
✅ Ninh Binh – 2 notti (una delle zone più ricche di cose da vedere e fare);
✅ Baia di Halong/Lan Ha – 1 notte di crociera;
✅ Hanoi – 2 notti (una città fantastica dove ci si sente subito a casa).
Se state pensando di partire e avete bisogno di idee pratiche e consigli, siete nel posto giusto. Partiamo con il sud e il centro del Vietnam, raccontandovi cosa ci è piaciuto, cosa rifaremmo uguale e qualche suggerimento prezioso per chi sta organizzando un viaggio.



Il giorno seguente siamo partiti alla volta di Hoi An, con una sosta al sito archeologico di Mỹ Sơn, antico complesso di templi hindu della civiltà Champa. Interessante, sì. Ma onestamente? Se avete già visto Angkor Wat, potete anche saltarlo. L’aria è ferma, il sole martella e la visita — per quanto significativa a livello storico — è faticosa. Se decidete di andarci, non partite senza litri d’acqua e cappello. La visita richiede circa un’oretta e mezza tra tutto. Noi, dopo 20 minuti sotto il sol leone, anelavamo l’aria condizionata dell’auto.




A Hoi An siamo rimasti quattro notti, ma ne avremmo fatte anche sei. Abbiamo dormito allo Zest Resort & Spa, immerso tra le risaie, con una piscina che rimane aperta fino a dopo cena. Le nostre giornate scorrevano lente: piscina, massaggi, coconut coffee e frangipane ovunque. Il profumo di questi fiori meravigliosi ci ha accompagnati nel relax estremo a cui ci siamo dedicati.






La sera, con la navetta gratuita per il centro storico, andavamo a cena nei tanti ristoranti vegani o vegan friendly della cittadina.
Hoi An è romantica, turistica ma irresistibile: lanterne colorate, riflessi sul fiume, boutique raffinate e ristorantini super carini. Un’altra cosa che ci ha colpito moltissimo sono stati i tantissimi piccoli templi (di diverse correnti buddiste) che si susseguono uno dopo l’altro. Molti rimangono aperti fino a dopo cena, quindi se vi capita, entrateci: il silenzio e il raccoglimento che si respirano lì dentro sono un’esperienza a sé.






🏞️ NORD
E il nord? La campagna di Pu Luong, i paesaggi incredibili di Ninh Binh, la crociera nella Baia di Lan Ha e la vivacità di Hanoi meritano un racconto tutto loro. Nel prossimo articolo vi porto con me tra risaie, sampan e templi nascosti. Spoiler: è la parte che ci ha lasciato più a bocca aperta.




























