Io che amo solo te

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Qualche mese fa, per un’occasione speciale, un’amica mi ha regalato un libro.

Il titolo è quello di questo post e l’autore è Luca Bianchini.
È la storia di un matrimonio, e quindi è la storia dei due sposi (Chiara e Damiano), e insieme è la storia dei loro genitori (la mamma di lei, Ninella, e il padre di lui, Don Mimì). Dai nomi dei protagonisti si può intuire che la storia si sviluppa nel sud Italia, a Polignano.

E qui arriviamo al motivo per cui ne parlo in questo blog.

Io non sono mai stata in Puglia.

Sono stata in Campania e sono stata in Sicilia.
Sono stata e ‘ri-stata’ in Sicilia. L’ultima volta lo scorso giugno a Catania per un matrimonio di ‘amici acquisiti’ che non avevo mai visto.

Bene!

Quando sono arrivata a Catania ne ero già conquistata. Galeotto fu un verso di una canzone di Carmen Consoli che definisce ‘raggiante’ la città negli anni ’60 e che ha nutrito e cullato la voglia di vederla per anni. Poi, come purtroppo ignorantemente spesso accade, il fascino di ciò che è lontano mi ha indotto a rimandare il primo incontro. Inutile dire che quando finalmente ci sono andata mi sarei mangiata (mangiata?!?!? divorata con foga!!!) le mani per aver continuamente posticipato la visita!

Anyway…. Questa volta, il diavolo tentatore è il romanzo oggetto del post.

La descrizione del luogo, dei suoi abitanti, del maestrale che quando arriva arriva, il blu del mare e del cielo, l’oro del sole e delle spiagge, il bianco delle case e il verde della vegetazione fanno da cornice al paese e da teatro ai grotteschi personaggi che ruotano attorno alla cerimonia e ai festeggiamenti (una menzione speciale se la meritano di diritto Vito Photographer, Giancarlo Showman e la zia Dora, trasferita in Veneto, che si riferisce agli abitanti del paese natale come ‘voi meridionali’). Tutto questo è talmente tangibile nel racconto da far sembrare tutto un film.

Beh, insomma…. ho finito il libro in pochissimo tempo e già sto programmando una gitarella fuori porta che abbia come meta la cittadina pugliese a picco sul mare. Prima di visitarla e di andare in spiaggia, mi piacerebbe chiedere un po’ in giro se in paese conoscono i personaggi di questa divertentissima saga familiare e se sanno come è andata a finire perchè il finale è tutt’altro che scontato!

Viaggiatrice povera, fotografa inesperta, pasticciona tecnologica, gattodipendente. Rifletto sul senso della vita e raccolgo dettagli che fanno la differenza. Ricordi, impressioni, immagini, incontri.

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  1. Sono felice di vedere che il libro, regalato (sor)ridere in merito un momento così importante della propria vita, abbia suscitato voglia di nuove destinazioni. Evviva Vito Photografer ! Silvia

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