Capisco che un viaggio mi è piaciuto quando mi tornano alla mente delle immagini senza che io le vada a cercare.
Sono dei ricordi, dei particolari, delle sfumature, delle sensazioni. Sono impressioni e momenti.
Da un po’ di tempo continuo a ripensare alla Francia e al viaggio di qualche estate fa tra Loira, Bretagna e Normandia.
Sono passati alcuni anni, abbiamo visto tanti nuovi luoghi, tutti bellissimi, eppure non posso fermare il flusso dei pensieri che mi riportano costantemente lì.
Posso distrarmi e concentrarmi su altro, ma appena sono stanca, nervosa o preoccupata, il mio cervello fa riemergere automaticamente alcuni ricordi che hanno il potere di cullarmi e tranquillizzarmi. Quindi, mi arrendo e mi lascio trasportare con il pensiero.
Me ne sono appuntata alcuni, i più vividi, per condividerli e sono andata a rivedere le foto e quello che segue è ciò che ne è uscito, in ordine cronologico rispetto all’itinerario percorso, ma non di “bellezza” del ricordo.
Il riflesso di Chenonceau sull’acqua della Cher. È il castello dell’acqua.
Lo studio di Caterina de Medici, sempre a Chenonceau. È anche il castello delle donne (e che donne!).
I campi di timidi girasoli attraverso cui abbiamo corso come bambini.
Il castello di Amboise, quello dove è vissuto Leonardo da Vinci; quello che ho visitato per sbaglio in cerca della sua tomba, che però, ho scoperto troppo tardi, si trova nell’altro maniero della città!!! Avevo il 50% di possibilità di sbagliare e ci sono riuscita pur avendo passato un anno a studiare quella vacanza e cosa vedere! Mitica!
Il tramonto dorato sulla Loira bevendo uno spritz alla francese (con champagne al posto del prosecco) in totale svacco.
L’elegante Nantes, che non mi aspettavo così bella.
La raccolta delle more durante la passeggiata tra i megalitici di Carnac.
Le creperie dove ci siamo rimpinzati di galettes e sidro.
La stupenda camera nel sottotetto del Manoir de Toullaeron. Circondato dalla sua storia, dai boschi e dalla nebbia. Pioveva e il suono dell’acqua sui lucernari era ipnotico.
Le ortensie della Bretagna.
L’atelier di Edouard Cribier a Locronan.
La ricerca dei calvari più belli sparsi per la campagna bretone.
Il dolcissimo micio rosso che ci ha seguito per farsi coccolare in un grazioso paesino composto da una chiesetta, il suo calvario, il cimitero, la Posta e due case di numero.
I tetti di Saint Malo.
La spiaggia di Saint Malo con la bassa marea e il cielo prima della tempesta: infiniti.
La spiaggia di Saint Malo con l’alta marea, il mare in tempesta, la pioggia torrenziale e il vento inarrestabile: impetuosa.
La spiaggia di Saint Malo ancora con la bassa marea ma, stavolta, con il cielo che lentamente si apre a un sole meraviglioso: balsamica.
Jetroux e la sua pallina rossa.
Aspettare una tregua dell’acquazzone in una cattedrale insieme ad altre decine di turisti ascoltando le preghiere in francese e sentendoci tutti accolti e al sicuro.
La mostra di Jan Voss. Inaspettata.
Un café graziosissimo dove qualsiasi cosa è in vendita. Mobilio e chincaglieria compresi.
Ancora i giochi della marea, ma questa volta a Mont Saint Michel.
La camminata di notte allontanandoci da Mont Saint Michel, fermandoci più volte per guardare la statua del santo illuminata.
Osservare Mont Saint Michel da un’angolazione diversa e meno inflazionata.
La timida mucca gigante a cui ho dato da mangiare altrettanto giganti fiori.
L’arazzo di Bayeux.
La cattedrale di Bayeux e lo spettacolo di musica e luci sul grande albero al suo fianco.
Abbey, la dolcissima Golden Retriever del nostro splendido Chambre d’Hotes La Fresnée.
Il silenzio del cimitero tedesco di La Cambe.
I papaveri rossi, simbolo di un periodo storico che tutti faremmo bene a ricordare per non ripetere più gli stessi errori.
L’emozione di passeggiare su Omaha Beach che pensavo invece non mi avrebbe toccato per nulla. Che sciocca ignorante!
L’impressionante, sconvolgente Pointe du Hoc.
Aspettare la chiusura del cimitero americano per essere solo noi a goderci il silenzio e la sacralità del luogo.
Le scogliere di Etretat che abbiamo scalato tra fatica e meraviglia.
Che grande nostalgia. Se ci tornassi ora, mi farebbero lo stesso effetto?
Forse dovrei scoprirlo… 🙂
Ma non potevi pubblicarlo un po’ prima questo articolo??? Comunque quoto ogni singola parola: a me mancano Bretagna e Loira ma conto di rimediare al più presto!
Rimedia, rimedia! Sono splendide…
Ci credo che tu abbia fatto fatica a trasformare i tuoi pensieri in parole! Praticamente i tuoi ricordi facevano a gara per chi dovesse uscire per primo e così sono rimasti tutti bloccati come in un imbuto! Dovresti spalancargli la porta e parlarcene assolutamente perché si percepisce che sia stato veramente un viaggio fantastico! Che meraviglia e soprattutto che meraviglia di suggestioni che hanno generato in te (e spero presto anche in me)! Per il momento ho solo due certezze: Mont S.Michel e Nantes. Per il resto spero che lo sciopero generale in Francia rientri perché mi muoverò con i mezzi 😦 Sulla prima (MSM) non sprechiamo parole perché ho i brividi solo al pensiero di poterla vedere (e forse dormire) e sulla seconda non vedo l’ora di scoprirla elegante come l’hai descritta! Quello è il famoso “Passage de Pommeraye” giusto?
Quel micio rosso…che amore! ❤
Esatto… É proprio il Passare de Pommeraye. Perché ti manca una grandissima certezza: Saint Malo. Fidati. Nulla é all’altezza… Neanche Mont Saint Michel… In realtà anche i luoghi dello sbarco lo superano… Però é questione di gusti, stagione e tempo…
Un articolo splendido Elena, di quelli evocativi come quegli angoli meravigliosi di Francia sanno essere. Adoro questo legame tra immagini, ricordi e suoni, odori… Mi hai fatto tornare in mente il sapore del sidro, l’odore di terra dopo i temporali (e quanti ne abbiamo beccati in Normandia!), il salmastro di quelle spiagge… Grazie per avermi riportata lì ❤️
Grazie a te per le bellissime parole… Quest’anno non ce la facciamo, ma il prossimo, non mi spiacerebbe fare una settimana da qualche parte là in mezzo…
Come ti ho detto ieri, adesso vorrei telefonare al Prigioniero, imporgli di chiedere al suo capo quando farà le ferie, e prenotare. Un bel viaggio in macchina che rifarei volentieri, questo. In effetti non ci siamo fermati ai castelli della Loira ma siamo andati direttamente in Bretagna e in Normandia. Un motivo in più per riprogrammare, no?
Le tue immagini mi hanno riportata dritta dritta in questi luoghi stupendi 😍
Che scatti idilliaci, di posticini semisconosciuti ma dall’enorme fascino! Complimenti, mi hai trasportata per qualche minuto in un altro tempo e luogo!