E’ sempre il solito “parto”!

Ogni anno torno dalle vacanze estive e inizio a pensare a quelle dell’anno successivo.

Aspetto, per decenza!!!, gennaio e poi inizio con il terrorismo psicologico su mio marito: “Dove vuoi andare l’estate prossima?”, “Preferiresti questa meta o quest’altra?”, “A proposito di quel posto che ti piacerebbe tanto vedere, conosco un tale che lo ha visitato proprio l’anno scorso e mi ha detto che è bellissimo; b-e-l-l-i-s-s-i-m-o!!!”, etc. etc. Se non viene mostrato adeguato entusiasmo verso le mete proposte e le notizie sciorinate, mi offendo tantissimo e inizio la mia particolare campagna di sensibilizzazione denominata “siamo a febbraio e ancora non sappiamo cosa faremo ad agosto!”.

Si intuisce il disagio che vive il mio consorte, che subisce più o meno passivamente questa sorta di persecuzione e si ritrova a dire nomi di luoghi a caso giusto per farmi placare.

Ma il peggio deve ancora venire: appena il poveretto nomina qualche destinazione che mi ispira, parte la fase B del piano: le prenotazioni!
Normalmente si inizia con gli hotel. Nella sede italiana di Booking.com hanno una mia fotografia con la scritta “togliete la connessione a questa donna!”. Mi faccio un’idea di massima del giro che potremmo fare e poi prenoto, prenoto, prenoto.

A marzo si guardano i biglietti aerei o, come capitato quest’anno, i treni.

Ad aprile parte la caccia all’auto da noleggiare.

A maggio, mi sono già stufata e sono alle prese con il viaggio/regalo per il compleanno di Federico (nda: il compleanno è a metà ottobre…).

A giugno azzardo ipotesi per l’estate successiva e intanto inizio a studiare bene-bene le guide e a pianificare le visite.

A luglio arrivo sui gomiti per la stanchezza accumulata nel resto dell’anno e mi pento amaramente di aver deciso la meta estiva all’inizio del nuovo anno, in genere dopo quindici giorni di riposo lavorativo.  Sono naturalmente portata a scartare a priori tutti i posti in cui lo sforzo maggiore richiesto è passare dal letto al lettino e viceversa; dopo 15 giorni in casa a preparare (e mangiare!!!) i pasti delle feste natalizie e a guardare film e serie in tv perchè fuori piove e fa freddo, in genere sogno sfacchinate pazzesche e itinerari da 3000 km alla volta. Se scegliessi a luglio probabilmente finirei da tutt’altra parte!!!

Ad agosto, superato il caos da “devo finire tutto al lavoro, fare le valigie-no ho portato troppo-ecco questo lo posso lasciare giù-ma anche no perché potrebbe rendersi utile-qui non di chiude più nulla, portare i gatti da mia mamma, chiudere la casa, salutare gli amici e i parenti tutti e litigare con mio marito (litighiamo prima di qualsiasi partenza… ma succedeva anche con mia mamma ai tempi delle vacanze con i genitori e, a questo punto, penso proprio di essere io!)”, arriva il momento di andare e di accorgermi che, ancora una volta, non ho scelto una meta rilassante!

Sicuramente stupenda, stupendissima, stupenderrima…. ma è sempre l’ennesimo tour de force!

Ergo, a settembre mi tocca cercare un posto dove andare a riposarmi per cancellare la stanchezza accumulata nelle ferie!

Da gennaio a settembre… nove mesi… praticamente un “parto”!

Viaggiatrice povera, fotografa inesperta, pasticciona tecnologica, gattodipendente. Rifletto sul senso della vita e raccolgo dettagli che fanno la differenza. Ricordi, impressioni, immagini, incontri.

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  1. Sono come te: le nostre ferie estive sono sempre dei tour de force, arriviamo stremati al giorno della partenza e il pensiero che avrei fatto meglio a prenotare una vacanza da passare sul lettino davanti al mare si insinua nella mia testa, ma so che dopo due giorni scalpiterei e, quindi, anche il prossimo viaggio sarà a bordo di una macchina con un alloggio diverso al giorno. Non c’è scampo!

  2. Stavolta ti battiamo: noi andiamo a Cagliari e abbiamo prenotato il volo…a novembre! E l’appartamento…beh, a gennaio 🙂
    Ma tu fai un viaggio bellissimo e io esigo recensioni dettagliate, foto e un itinerario da replicare prossimamente 🙂

  3. ahha..mi haifatto troppo ridere! a cominciare dal titolo! tutto il resto mi pare una scena conosciuta 🙂 bellissima la tua creatura, sono stata due volte in Normandia e una volta in Bretagna e Loira…, zone meravigliose…e poi Paris è sempre Paris! Buon viaggio, aspetto di sentire le tue impressioni!

    1. Eh sì, Parigi va sempre bene… rispetto alle altre grandi capitali europee due pari (Londra, Berlino, Madrid), é quella che mi dà l’impressione di rimanere più fedele a se stessa. Ma ogni tanto va verificato che sia così…. ergo, ogni 3/4 anni ci torno… un po’ come Londra, ma per motivi diversi…. è uno sporco lavoro, ma qualcuno dovrà pur farlo… (Io, io, io… lo faccio io! Scegliete me!!!!!!!)

  4. Io quest’anno avendo anticipato a Giugno il Viaggione, spero di riuscire a farmi qualche giorno di mare relax ad Agosto..anche solo per staccare un po’ la spina…e comunque già prima dell’estate io stavo già pensando alla meta per la prossima 😛

  5. mi unisco al coro di viaggi sfrenati e non riposanti!! Infatti quando torno e dico “ho bisogno di una vacanza!” mi prendono tutti a parole…ma non capiscono!!!!
    Interessante la zona che vedrai, non è tra le mie priorità (per ora..) ma sono curiosa di vedere i tuoi scatti!

    ps. felice di aver ritrovato il tuo blog! MI piace tantissimo!!!!

  6. Mi fa piacere di constatare che siamo in più d’una a soffrire della stessa patologia…(con annessi compagni che devono farsene una ragione e mettersi il cuore in pace). Anch’io dovevo ancora partire per le vacanze d’agosto ed ero già febbricitante e in caccia per l’estate 2016 e le nuove mete. Viaggiare prima di viaggiare per sentirsi meno persi quando si torna a casa…

    1. Guarda…. io ho già 3 possibili mete per l’estate prossima… una più complicata e costosa dell’altra…. poi finirò chissà dove, ma intanto so a cosa pensare da qui ad agosto… 😉

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