#unviaggiovintage

Il mio viaggio vintage è proprio vintage! Ero in terza elementare e mio padre, che è stato presidente di una squadra di calcio amatoriale per quasi tutta la sua vita, era riuscito ad organizzare un torneo estivo a Calella, Costa Brava.
Siamo partiti in automobile, seguendo il pullman dei giocatori. Papà era preso a cantare canzoni improbabili con i suoi ragazzi, quindi mamma ed io eravamo state affidate alla guida di un suo carissimo amico che ai tempi faceva l’autista di professione.
È stato il mio primo viaggio in terra straniera.

L’andata è stata una tirata notturna di cui ho ricordi sbiaditi e assonnati; il ritorno, indipendente rispetto alla comitiva che era rientrata una settimana prima di noi, ci aveva visti impegnati in diverse tappe tra Spagna e Francia, compreso uno straordinario itinerario a zonzo sui Pirenei e una capatina a Lourdes che ci risultava di strada.
Ricordo di aver visto per la prima volta Barcellona (che probabilmente non mi è piaciuta allora come non mi è piaciuta le altre tre volte in cui sono tornata!), ricordo le coppe giganti di fragole con la panna, la mia prima paella e l’incidente di un’automobile che non ha frenato e ha travolto un ragazzo in moto a pochi passi da noi.
Ricordo anche la piscina dell’albergone in cui alloggiavamo, i tedeschi casinisti ed irrispettosi che tornavano completamente ubriachi nel cuore della notte incuranti di svegliare tutto l’hotel ed i tentativi da parte dei giocatori di insegnarmi a palleggiare. Una pallonata, evidentemente non mia :),  ha spedito la palla in un balcone di una stanza che non apparteneva a nessuno di noi, su, al quarto piano. La facciata era fatta in modo tale che i balconi fossero tutti attaccati gli uni agli altri e un ragazzo della squadra, che dormiva proprio nella stanza a fianco a quella in cui era finito il pallone, è passato dal suo poggiolo a quello del vicino. Ai tempi mi era sembrato un eroe; ora probabilmente mi sarei messa stesa su un lettino prendisole con sangria e tapas ad aspettare una rovinosa caduta che avrebbe reso tutto molto “pulp”. Avrei avuto di che raccontare per anni…

Ad ogni modo, a settembre sono tornata a scuola pensando di essere diventata più matura di tutti i miei compagni che avevano passato le vacanze sulla riviera ligure o quella adriatica, o erano andati nel sud Italia a trovare nonni e parenti o, ancora, erano stati trascinati per scampagnate montane (che già allora, avevo deciso proprio non facessero per me!!!)… in effetti, mi ci vollero altri 3/4 anni per ripetere l’esperienza del viaggio oltre confine ma nel frattempo avevo scoperto che viaggiare sarebbe stata la mia passione più grande.

Avrei tre cose da aggiungere…. una più importante dell’altra:

1) Ringrazio Monica di Alla Ricerca di Shambala per aver dato luogo a questa bella iniziativa. Ci sono particolari di quella vacanza che mi sono tornati in mente scrivendo questo post e che rischiavano di andare persi!!! La grandezza di certe idee sta nella loro semplicità… Grazie!

2) Ringrazio mia mamma per le foto ma…. ritenta, sarai più fortunata!!! Ho ereditato da lei la passione per le fotografie… peccato che non sia molto capace di farle e si ostini a fotografare qualsiasi cosa con il cellulare… ogni tanto penso di farglielo sparire! Vorrei far notare il taglio nella prima foto (ha un’idea tutta “artistica” sulla composizione degli album fotografici) e la mia pettinatura nella seconda (da quando gestisco da sola i miei capelli, andiamo molto meglio!!!). E’ curioso che io non abbia praticamente mai messo foto che mi ritraggano direttamente e le prime sia queste due che forse non ho mostrato neppure a mio marito!!!…comunque, grazie!

3) Ringrazio mio padre per i viaggi… ha girato l’Europa con la sua 126… E’ stato in ogni dove… dall’est all’ovest, dal nord al sud… era un amante della vita e di tutto quello che poteva offrire… una persona con i piedi saldamente per terra ed il cuore per aria… Grazie!

#unviaggiovintage Calella#unviaggiovintage Pirenei

Viaggiatrice povera, fotografa inesperta, pasticciona tecnologica, gattodipendente. Rifletto sul senso della vita e raccolgo dettagli che fanno la differenza. Ricordi, impressioni, immagini, incontri.

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  1. ma ciao Elena!!!!
    è un piacere che tu faccia parte della truppa vintage 🙂 in effetti l’idea è semplicissima, ognuno di noi ha i suoi scheletrini impolverati nell’armadio, i viaggiatori poi non ne parliamo, solo che oggi sui blog inevitabilmente si tende a mettere l’ultima esperienza, quello su cui abbiamo un sacco di materiale recente…e il passato? magari importante per noi? bum, nel dimenticatoio. Io per prima avrei esperienze bellissime da raccontare ma spesso mi sembrano preistoria!
    E poi quella vecchia foto, come dici tu, ci fa tornare in mente un sorriso, una paura, una soddisfazione rimasta lì….e allora ecco #unviaggiovintage è proprio la voglia di mettere nero su bianco un pezzetto di strada. Grazie mille a te per aver partecipato e voluto condividere 🙂
    Monica

  2. Belli i tuoi ricordi, eri proprio giovane quando hai fatto il tuo primo viaggio all’estero
    Io sono stata trascinata grandicella da mio padre in giro per l’Europa e non ne vevo proprio sapere, si può essere più scemi?
    Come te prima di #unviaggiovintage non ho mai messo una mia foto nel blog
    Amo Barcellona, ci ho passato un anno da pendolare tutti i mesi per andare a trovare mio figlio che abitava là per studio, la conosco meglio delle mie tasche ma non come turista, come abitante
    Ciao
    Norma

    1. Oh, Barcellona è una città per me molto complessa…. La amo e la odio. Ci sono stata tante volte… ci sono delle cose che amo da morire (le opere di Gaudì in primis) e delle cose che non sopporto… però sono sempre e comunque tentata di darle una nuova opportunità…. forse, in fondo, mi piace molto più di quello che pensi…

      Grazie per essere passata di qui… 🙂

  3. Ho sempre pensato che le estati dell’infanzia siano tra i ricordi più dolci e preziosi da conservare. Soprattutto se includono viaggi e scoperte che poi ci si porta dietro per il resto della vita. Che bello questo post, mi hai spalancato una finestra su millenni fa…

  4. Bellissimo racconto Ele, che condivido subito con Matteo anche per fargli assaporare non solo il tuo bellissimo e particolare ricordo ma anche il tuo immenso entusiasmo nel viaggiare che soottintende la persona quale tu sei : amante della vita e delle cose belle.. Grazie 🙂

    1. Ehhh… mia caVa, ora che Matteo è stato in Spagna, è lui che deve condividere con me….. Vorrei sentire il racconto del viaggio a Siviglia direttamente da lui…..
      Non smettere di farlo viaggiare perché non c’è nulla di più bello e formativo al mondo…

  5. A volte scrivere o scattare una fotografia è l’unico modo che abbiamo per tenerci stretti i ricordi, oltre la memoria. Leggere una cosa scritta anni, o guardare una fotografia scattata quando eravamo bambini è una madeleine di straordinaria potenza.

    1. ….eggià… quest’iniziativa mi è piaciuta subito proprio per questo motivo….
      Non mi ricordavo quella foto sui Pirenei… e quando l’ho cercata sono rimasta a bocca aperta. Quello scorcio sull’ampiezza delle montagne è ciò che mio padre mi ha trasmesso: l’amore per l’avventura e per l’esplorazione.
      Una grande eredità!

      Un abbraccio, taten… 🙂

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